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«Carneade! Chi era costui?» Alla ricerca del caregiver familiare in Italia

Proprio come uno smarrito don Abbondio si interroga, all’inizio dell’ottavo capitolo del Promessi sposi, di fronte al nome di un oscuro filosofo greco, così potremmo fare noi di fronte al termine caregiver, ormai presente in ogni discussione che riguardi l’assistenza a familiari anziani o disabili.

 Caregiver, dunque: chi è costui? La legge 205 del 2017 (legge di bilancio 2018) ha introdotto la definizione di caregiver familiare: questi è una persona che assiste volontariamente, in modo gratuito e responsabile, il coniuge, il convivente o un familiare che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé.

Non un o una badante, dunque, che offre un’assistenza professionale, ma un familiare, che si prende cura liberamente e a titolo gratuito della persona assistita.

Nonostante l’introduzione della definizione, la figura del caregiver familiare, in Italia, è ancora in attesa di essere riconosciuta con una legge dello Stato: a differenza di altri stati europei, quali Francia, Spagna, Germania e Inghilterra, chi si prende cura in maniera gratuita e non professionale di un familiare in condizioni di non autosufficienza a causa di una malattia o una disabilità, lo fa senza alcuna protezione sociale.

Sembra però che la situazione stia cambiando: lo scorso 27 ottobre è stato sbloccato con un decreto del dipartimento per le Politiche della famiglia il Fondo «per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver» istituito con la legge 205 del 2017, la stessa che ne ha introdotto la definizione.

In questo particolare momento storico, il tema del caregiver è prioritario e di grandissima attualità, sia dal punto di vista del riconoscimento giuridico che da quello delle attuali politiche di priorità vaccinale.

Ma c’è di più: oltre al riconoscimento del ruolo fondamentale che questa figura ricopre nell’universo del welfare familiare italiano, lo Stato pare essere pronto a riconoscere sostegni e vantaggi. Scopriamo come nel prossimo articolo!