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Tag: bonus

Agevolazioni per anziani: bonus, mobilità e sostegni

In Italia, la popolazione anziana è in costante crescita, così come le sfide economiche e sociali che deve affrontare. Con l’avanzare dell’età, aumentano le spese sanitarie, le difficoltà di movimento e spesso si riduce il reddito disponibile. Tuttavia, il 2024 e il 2025 portano con sé importanti novità in termini di agevolazioni pubbliche. In questo articolo, scopriamo i principali bonus e contributi disponibili per gli over 65, con un focus particolare sulle misure per la mobilità e l’autonomia, fondamentali per garantire una vita dignitosa e indipendente.

Difficoltà economiche degli anziani in Italia

Gli over 65 rappresentano una fascia fragile della popolazione, spesso penalizzata da pensioni minime basse e condizioni di salute precarie. Secondo l’ISTAT, nel 2024 quasi il 30% degli anziani che vivono da soli si trova in una condizione di rischio povertà o esclusione sociale. A ciò si aggiungono i costi legati all’assistenza, alla cura personale e alla mobilità, elementi che impattano profondamente sulla qualità della vita.

Prestazione Universale (dal 1° gennaio 2025)

Uno degli interventi più significativi introdotti per il 2025 è la Prestazione Universale per anziani non autosufficienti, prevista dal Decreto Legislativo attuativo della Legge n. 33/2023.

Cos’è la Prestazione Universale?

La Prestazione Universale è un contributo economico mensile di 850 euro, destinato agli ultraottantenni non autosufficienti in possesso di un ISEE sociosanitario ordinario non superiore a 6.000 euro. Il beneficio ha l’obiettivo di sostenere le persone anziane che necessitano di assistenza continuativa e favorire la permanenza al proprio domicilio.

A chi è rivolta?

È riservata a chi:

  • Ha compiuto almeno 80 anni
  • È già titolare dell’indennità di accompagnamento (che viene integrata nella nuova prestazione)
  • Presenta un bisogno assistenziale elevato, valutato attraverso la piattaforma nazionale della valutazione multidimensionale
  • Ha un ISEE sociosanitario ≤ 6.000 euro

Qual è l’importo totale?

Per i beneficiari, la Prestazione Universale comporta:

– 850 euro al mese come contributo aggiuntivo, per l’assistenza erogata da personale qualificato regolarmente assunto o da caregiver familiare formato;
– Fino a 1.380 euro mensili nel caso in cui si sommassero più componenti del beneficio.

Come si richiede?

La domanda potrà essere presentata tramite INPS, una volta che saranno completate le fasi attuative e pubblicati i decreti operativi entro giugno 2024. Il beneficio sarà riconosciuto per il triennio 2025–2027, come primo step della più ampia riforma dell’assistenza agli anziani.

Agevolazioni per la mobilità degli anziani

La mobilità rappresenta uno dei maggiori ostacoli all’autonomia per molte persone anziane. Spostarsi, salire le scale o utilizzare i mezzi pubblici può diventare difficoltoso o impossibile. Per questo motivo, diverse agevolazioni sono state introdotte o confermate nel 2025 per sostenere il diritto alla mobilità, anche per chi ha redditi contenuti.

Bonus barriere architettoniche: detrazione del 75% fino al 31 dicembre 2025

Il Bonus barriere architettoniche è una misura fiscale introdotta per incentivare gli interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici già esistenti. Previsto inizialmente per l’anno 2022, è stato prorogato fino al 31 dicembre 2025, dalla legge di bilancio 2023. Ne avevamo parlato anche in un altro articolo tempo fa, ora vediamo le novità.

Cos’è il Bonus barriere architettoniche?

Si tratta di una detrazione d’imposta del 75% delle spese documentate sostenute per realizzare interventi che migliorino l’accessibilità degli edifici. La detrazione è ripartita in cinque quote annuali di pari importo.

Quali interventi sono ammessi?

Rientrano nell’agevolazione gli interventi che rispettano i requisiti previsti dal decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 236 del 14 giugno 1989, tra cui:

  • Installazione di ascensori, montacarichi o montascale
  • Realizzazione di rampe per l’accesso a edifici
  • Sostituzione di gradini con rampe
  • Automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere architettoniche
  • Smaltimento e bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito

Quali sono i limiti di spesa?

L’importo massimo su cui calcolare la detrazione varia in base alla tipologia di edificio:

  • 50.000 euro per edifici unifamiliari o unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno
  • 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per edifici composti da due a otto unità immobiliari
  • 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per edifici composti da più di otto unità immobiliari

Come si accede all’agevolazione?

Per usufruire della detrazione, è necessario:

  • Effettuare il pagamento delle spese tramite bonifico bancario o postale
  • Conservare le fatture e la documentazione attestante la spesa sostenuta
  • Indicare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi

In alternativa alla detrazione, è possibile optare per la cessione del credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante o per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi agevolati (cosiddetto sconto in fattura).

Carta “Dedicata a Te”

La carta “Dedicata a Te” è uno strumento di sostegno economico per i nuclei familiari con ISEE fino a 15.000 euro che può essere utilizzato anche per abbonamenti ai trasporti pubblici.

  • Importo: 500 euro
  • Modalità di utilizzo: tramite biglietterie fisiche o portali online per abbonamenti
  • Detraibilità: l’abbonamento acquistato è fiscalmente detraibile nel 730.

Iniziative regionali

Numerose Regioni italiane offrono sconti e agevolazioni agli anziani per incentivare l’uso dei mezzi pubblici e migliorare la mobilità urbana:

  • Lombardia: Dote trasporti per abbonamenti integrati, incluse tratte ad alta velocità
  • Piemonte e Veneto: Rimborsi fino a 200 euro per l’acquisto di abbonamenti
  • Lazio: Trasporti gratuiti per over 60 con ISEE ≤ 15.000 euro
  • Emilia-Romagna e Liguria: Sconti e gratuità per anziani a basso reddito

Bonus badante 2024: un aiuto concreto per la domiciliarità

La Legge di Bilancio 2024 ha confermato l’operatività del cosiddetto Bonus badante, una misura volta a incentivare l’assunzione regolare di assistenti familiari, in particolare per l’assistenza agli anziani non autosufficienti.

A chi è rivolto?

Il bonus è destinato ai cittadini che, per assistere un parente anziano o disabile, scelgono di regolarizzare un collaboratore domestico con contratto di lavoro subordinato. È rivolto in particolare a:

• Caregiver familiari;
• Famiglie con anziani non autosufficienti;
• Persone con invalidità civile al 100%.

Qual è l’importo?

Il contributo può arrivare fino a 3.000 euro all’anno e serve a sostenere il costo della badante o dell’assistente familiare.

Come si accede?

È necessario presentare domanda attraverso i CAF abilitati o direttamente tramite piattaforma INPS, allegando:

• ISEE sociosanitario aggiornato;
• Copia del contratto di lavoro della badante;
• Certificazione dello stato di non autosufficienza del beneficiario.

Assegno sociale 2025: sostegno continuativo per gli anziani senza reddito

L’assegno sociale resta una delle misure fondamentali a favore degli anziani con redditi bassi o nulli. Si tratta di un contributo mensile erogato dall’INPS, destinato a persone che hanno compiuto almeno 67 anni e si trovano in condizioni economiche disagiate.

Requisiti 2025

Per accedere all’assegno nel 2025 occorre:

• Età minima di 67 anni;
• Cittadinanza italiana o comunitaria, oppure straniera con residenza legale in Italia da almeno 10 anni;
• Reddito personale non superiore a 6.947,33 euro annui per chi vive solo, oppure 13.894,66 euro se coniugato.

Importo e durata

L’assegno viene erogato per 13 mensilità, con un importo base pari a circa 500 euro al mese, ma può variare in base al reddito del beneficiario.

Compatibilità

Non è compatibile con altri redditi che superano la soglia prevista. Viene invece integrato proporzionalmente in caso di redditi inferiori.

Come richiedere le agevolazioni

Richiedere i bonus elencati è possibile, ma spesso non immediato. Per questo è fondamentale rivolgersi a CAF o patronati, soprattutto per:

• Compilazione e aggiornamento dell’ISEE sociosanitario;
• Domanda per l’assegno sociale tramite portale INPS;
• Presentazione delle richieste per il bonus badante, con tutta la documentazione necessaria.

Ricordiamo che molte di queste misure richiedono una conoscenza tecnica delle pratiche e delle scadenze: è quindi utile affidarsi a professionisti qualificati per non perdere opportunità economiche importanti.

Come richiedere le agevolazioni elencate finora

Ecco una guida pratica per accedere ai bonus descritti:

  • Prestazione Universale: dal 2025, tramite il portale INPS (accesso con SPID, CIE o CNS).
  • Montascale e barriere architettoniche: possibilità di detrazione al 75% come “bonus barriere”.
  • Carta Dedicata a Te: assegnazione automatica da parte dell’INPS, previa verifica dei requisiti. Per le agevolazioni regionali relative al trasporto: si deve consultare il sito della propria Regione per bandi attivi e moduli di richiesta.
  • Bonus Badante: presentare domanda attraverso i CAF abilitati o direttamente tramite piattaforma INPS con documenti necessari in allegato.
  • Assegno sociale 2025: consultare il portale INPS, rivolgersi a CAF o patronati per: compilazione dell’ISEE e domanda per l’assegno sociale.

Soluzioni per migliorare la qualità della vita

Il biennio 2024–2025 offre importanti opportunità grazie alle agevolazioni per gli anziani, misure che puntano a tutelare il diritto alla cura, all’autonomia e alla mobilità. Conoscere queste agevolazioni e sapere come usufruirne è il primo passo per migliorare la qualità della propria vita e dei propri cari. Soprattutto per chi cerca soluzioni concrete, come i montascale, affidarsi a realtà esperte come Archimede Montascale può fare davvero la differenza.

Accedere a queste agevolazioni è fondamentale per mantenere un buon livello di autonomia. Tuttavia, anche all’interno delle mura domestiche, gli ostacoli alla mobilità possono compromettere l’indipendenza. Un supporto importante arriva da soluzioni come montascale e servoscala, strumenti che migliorano la vivibilità della casa, soprattutto in presenza di scale e dislivelli.

Archimede Montascale, con i suoi dispositivi affidabili e su misura, rappresenta un alleato concreto per chi desidera continuare a vivere serenamente nella propria abitazione, senza dover rinunciare alla libertà di movimento.

Se vuoi ricevere maggiori informazioni sulle soluzioni per la mobilità in casa, visita il sito archimedemontascale e richiedi un preventivo gratuito!

Lavoro e disabili: bonus assunzioni

A luglio il Ministero del Lavoro e il Ministero della Famiglia hanno confermato anche per il 2019 il bonus assunzione disabili, rifinanziando così il Fondo per il diritto al lavoro dei Disabili.

Questo incentivo era stato introdotto e regolato dalla Legge n. 68/1999 e dal 1° gennaio 2016 è gestito dall’INPS come previsto dal Decreto Legislativo 151/2015 in attuazione del Jobs Act. Il nuovo incentivo varia a seconda del grado e della tipologia di riduzione della capacità lavorativa.

Possono richiedere l’incentivo tutti i datori di lavoro privati, anche se non soggetti all’obbligo di assunzione di persone disabili, e gli enti pubblici economici.

Il bonus assunzione disabili è previsto per l’assunzione dei seguenti lavoratori:

  • lavoratori con disabilità intellettiva e pshicica che causa una riduzione della capacità lavorativa superiore del 45%;
  • lavoratori disabili con una riduzione della capacità lavorativa tra il 67% e il 79%;
  • lavoratori disabili con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 79%.

L’incentivo spettante varia dal 35% fino al 75% della retribuzione mensile a seconda del contratto di lavoro e delle caratteristiche del valore assunto e viene corrisposto per un periodo che varia dai 36 mesi ai 60 mesi tramite conguaglio nelle denunce contributive mensili, attraverso una proceduta telematica gestita dall’INPS.

Bonus casa: detrazioni per l’installazione di un ascensore per la casa

Il Bonus casa prevede una serie di detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie secondo l’16.bis DPR 917/86 (TUIR), le agevolazioni sono differenti a seconda degli interventi sostenuti e sono previste per numerosi lavori dalla riqualificazione energetica fino all’abbattimento delle barriere architettoniche.

Ogni anno sarà possibile portare in detrazione eventuali spese sostenute nell’anno solare precedente, per poter ottenere gli incentivi statali è necessario presentare fatture e pagamenti tramite bonifico dei lavori realizzati.

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Bonus ristrutturazione casa

Per tutti i lavori di ristrutturazione e manutenzione ordinaria o straordinaria di un immobile è prevista una detrazione al 50% della tassa Irpef dell’importo speso per tali interventi fino ad un importo complessivo di 96.000€. La detrazione sarà divisa in dieci quote annuali sulla base del reddito percepito dal richiedente. Possono essere detratti con il bonus ristrutturazione interventi come il rifacimento dell’impianto elettrico e idraulico, pareti, porte blindate, inferriate o sistemi di videosorveglianza, ma anche i costi sostenuti per l’installazione di un ascensore per la casa.

Ecobonus per la riqualificazione energetica

L’ecobonus consente di ottenere una detrazione compresa fra il 50% e il 75% per i lavori volti a migliorare l’efficienza energetica di una casa indipendente o di un appartamento. Rientrano fra gli interventi consentiti l’inserimenti di rivestimenti termici alle pareti o alla porta principale o l’installazione di una caldaia con efficienza energetica elevata e di un impianto di regolazione automatica della temperatura interna come per esempio un termostato. Come per il bonus ristrutturazione l’importo da portare in detrazione viene suddiviso in 10 quote annuali fino al un massimo di 30.000€ euro per la climatizzazione invernale, 40.000€ per le riqualificazioni energetiche e l’installazione di pannelli solai e fino a 100.000€ per la riqualificazione enerfetica generale dell’immobile.

Sisma bonus

L’agevolazione prevede un vantaggio economico per tutti i lavori e gli interventi antisismici, volti quindi ad aumentare la sicurezza dell’abitazione in zone al alto rischio sismico. La detrazione prevista è dell’80% dell’importo speso per gli interventi in cui il rischio viene ridotto di una singola classe, e fino all’85% in caso di riduzione di due classi. La detrazione sarà divisa in cinque quote annuali ed è valida per le spese sostenute fra il 2017 e il 2021.

Bonus su acquisto di mobili ed elettrodomestici in classe A+ e superiori

È prevista la detrazione fiscale IRPEF del 50% fino ad un massimo di 10.000€ per l’acquisto di mobili e di elettodomestici con classe energetica non inferiore alla A+ destinati ad arredare una casa oggetto di ristrutturazione. Per ottenere la detrazione è necessario che l’acquisto dei mobili sia successivo alla data di inizio lavori di ristrutturazione.

Bonus prima casa

Per l’acquisto della prima casa, ovvero l’abitazione primaria e principale del nucleo familiare, sono previsti diversi vantaggi fiscali fra cui la riduzione dell’Iva e della tassa di registro, la rimozione dell’imposta di bollo e delle tasse ipotecari.

Legge 104/92: tutte le agevolazioni per i portatori di handicap, i disabili e i loro familiari

La legge 104 del 1992 garantisce il rispetto della dignità umana e dei diritti di libertà e autonomia delle persone disabili e delle loro famiglie, per favorirne la piena integrazione sociale, nella scuola, nel lavoro e nella società.

Per questo regola e disciplina agevolazioni e sostegni per permettere alle persone disabili il raggiungimento della maggior autonomia possibile e la partecipazione alla vita collettiva, sostenendo e agevolando non solo il disabile, ma anche la sua famiglia, attraverso aiuti psicologici, psicopedagogici e tecnici.

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Cosa prevede la legge 104

Diritti e interventi previsti dalla legge 104

Per garantire l’integrazione delle persone handicappate, la legge del 1992 prevede diverse agevolazioni e diritti:

  • inserimento e integrazione sociale, attraverso interventi sociali, psicologici e sanitari, aiuti domestici rivolti sia alla persona che ai suoi familiari;
  • aiuto personale, per coloro che si trovano in uno stato di grave limitazione dell’autonomia personale non superabile tramite ausili, protesi o sussidi tecnici o informatici;
  • interventi diretti a eliminare le barriere fisiche e architettoniche per permettere l’accessibilità nei luoghi pubblici o aperti al pubblico a disabili in carrozzina o sedia a rotelle e persone con ridotta capacità motoria;
  • diritto allo studio, dal nido alla scuola materna e in ogni scuola di ordine e grado, comprese le università, attraverso piani educativi, percorsi e sostegni adeguati alla situazione del singolo caso;
  • integrazione lavorativa, sostenendo e favorendo la creazione di enti, istituzioni, cooperative sociali e organizzazioni di volontariato che attraverso le loro attività favoriscono l’inserimento e l’integrazione lavorativa;
  • fruibilità dei mezzi di trasporto pubblico e privato;
  • organizzazione e sostegno di comunità-alloggio e case-famiglia che possano accogliere le persone disabili che ne hanno bisogno;
  • centri socio-riabilitativi ed educativi diurni che favoriscano le vita relazionale delle persone con handicap;
  • attività extra-scolastiche per integrare le attività educative;
  • rimborso per le spese mediche e il soggiorno all’estero presso strutture specializzate per interventi riabilitativi autorizzati dalla regione di competenza;
  • deducibilità delle spese mediche e di assistenza specifiche nei casi di grave e permanente disabilità e invalidità.

Legge 104: permessi retribuiti per familiari di persone disabili

La legge 104 regolamenta anche i permessi lavorativi retribuiti per le persone disabili e per i familiari che sostengono e si prendono cura delle persone con handicap o affetti da patologia invalidante.

L’art. 33 della legge consente ai lavoratori che assistono una persona disabile di poter gestire gli orari di lavoro, in funzione dell’assistenza e delle cure di cui la persona assistita ha bisogno. Il lavoratore ha inoltre diritto:

  • all’astensione facoltativa fino a 3 anni per i genitori, biologici o adottivi, di bambini con handicap gravi, o in alternativa 2 ore di permesso giornaliero fino al compimento del terzo anno di età del bambino;
  • a 3 giorni, anche continuativi, di assenza al mese, consentiti anche al lavoratore disabile;
  • alla possibilità di scegliere la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio;
  • al rifiuto al trasferimento e al lavoro notturno.

Legge 104: agevolazioni fiscali

Sono previste agevolazioni fiscali per le persone portatrici di handicap, fra le quali la deducibilità spese mediche e per l’assistenza specifica nei casi di invalidità grave e permanente dovuta ad una menomazione;

Sono previste anche agevolazioni per l’acquisto di automobili private ad uso delle persone disabili:

  • detrazione IRPEF del 19%;
  • aliquota agevolata al 4%;
  • esenzione del bollo;
  • esenzione dell’imposta di trascrizione del passaggio di proprietà al PRA;

Per quanto riguarda invece, l’adeguamento di trasporti individuali, l’ASL è tenuta a contribuire alle spese per la modifica degli strumenti di guida.

Chi può usufruire delle agevolazioni e dei sostegni previsti per legge

La legge 104 è rivolta alle persone con disabilità totale o parziale, definendo una persona portatrice di handicap chi presenta una minoranza fisica, psichica o sensoriale, in fase progressiva o stabilizzata, che può causare svantaggio sociale ed emarginazione impedendo il normale apprendimento, le relazioni sociali e l’integrazione lavorativa. La legge tutela tutte le persone, compresi gli stranieri e gli apolidi, (coloro che non hanno una cittadinanza, come per esempio i popoli nomadi) con dimora stabile nel territorio italiano.

La legge prevede agevolazioni per le seguenti categorie di persone:

  • lavoratori disabili;
  • genitori naturali, affidatari o adottivi di un figlio con grave condizione di invalidità;
  • il coniuge o il convivente di fatto, e parenti o affini entro il III grado di familiarità con disabilità grave.

La persona disabile e i suoi familiari hanno diritto ad usufruire delle prestazioni e dei diritti previsti per legge in relazione alla gravità dell’handicap, della capacità individuale residua e della efficacia delle terapie riabilitative.

Come richiedere i benefici della legge 104

Per usufruire delle agevolazioni garantite dalla legge 104 è necessario ottenere il certificato di handicap, che, proprio come il certificato di invalidità, viene rilasciato da una commissione medica dell’ASL di competenza (composta da un medico dell’INPS e da un esperto per i vari casi da esaminare). La commissione ha il compito di verificare e stabilire il grado e la gravità della disabilità.

L’iter da seguire per ottenere il certificato è il seguente:

  • recarsi dal proprio medico curante, che compilerà in via telematica sul sito dell’INPS un certificato dotato di codice identificativo, che attesta la condizione del paziente e le prestazioni richieste;
  • entro 90 giorni, la persona disabile deve prenotare la visita della commissione direttamente sul portale dell’INPS;
  • l’ente statale stabilirà il giorno e l’ora della visita da parte della commissione medica, che potrà avvenire anche presso il domicilio del paziente su espressa richiesta del medico curante, sarà possibile rinviare la visita una sola volta.

Quale differenza tra handicap e invalidità civile

È necessario distinguere l’accertamento dell’handicap dal riconoscimento di invalidità, che permette di richiedere la pensione e gli assegni di invalidità: il primo, infatti, evidenzia le ripercussioni sociali che una minorazione può generare, mentre per invalidità si indica l’impossibilità o la difficoltà di una persona a svolgere determinate azioni quotidiane, come conseguenza di limitazioni fisiche, psichiche, visive, intellettive o auditive. È quindi possibile che venga riconosciuta un’invalidità del 100% pur non essendo presente nessun handicap, allo stesso modo può essere riconosciuta una piccola percentuale di invalidità a un portatore di handicap.

La legge 104 a questo proposito individua 3 livelli di gravità, che prevedono benefici fiscali e lavorativi, se l’handicap, in correlazione all’età, comporta un intervento assistenziale permanente e continuativo, la situazione viene definita grave e ottiene la priorità nei programmi di interventi dei servizi pubblici.

Il riconoscimento di invalidità civile che consente di accedere alle prestazioni assistenziali e ai benefici previdenziali, come la pensione, è regolamentato dalla legge n.118 del 30 marzo 1971.

Acquisto montascale: detrazione Irpef al 50% per tutto il 2019

L’installazione di un montascale rientra fra i lavori di ristrutturazione edilizia volti all’eliminazione delle barriere architettoniche e per questo sarà possibile richiedere la detrazione Irpef al 50% per tutte le spese sostenute dal 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2019 per l’acquisto e l’installazione di un impianto si sollevamento come montascale a poltroncina o servoscale con pedana.

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Cosa è possibile detrarre

La detrazione IRPEF del 50% della spesa sostenuta è un aspetto da non sottovalutare quando si sta prendendo in considerazione l’acquisto di un impianto che permetta di superare le scale in modo facile e sicuro. È importante, infatti, tenere in considerazione il fatto che il 50% del preventivo di spesa presentato dall’azienda produttrice o installatrice del montascale, potrà essere detratto dalla dichiarazione dei redditi annuale. Il costo del montascale sarà quindi in realtà inferiore al preventivo, perchè una parte sarà “rimborsata” dallo Stato nel corso degli anni.

Non si tratta di uno sconto immediato o di un rimborso, l’importo della fattura della ditta sarà quello presentato nel preventivo e dovrà essere saldato per intero, ma ogni anno nella dichiarazione sarà possibile portare in detrazione IRPEF una parte della spesa che diminuirà l’importo delle tasse dovute allo Stato e in alcuni casi potrebbe generare un rimborso IRPEF.

Per tutti gli acquisti di montascale per anziani o disabili effettuati e pagati entro il 31 dicembre 2019, sarà possibile detrarre il 50% della spesa complessiva comprensiva di IVA. Fa fede la data di pagamento, quindi nella dichiarazione dei redditi 2019, sarà possibile portare in detrazione tutte le spese effettuare e pagate e pagate entro il 2019.

L’importo verrà rimborsato in dieci quote annuali di medesimo importo, stabilite sulla base del reddito complessivo. Ogni anno nella dichiarazione del redditi dovrà essere riportata la detrazione relativa, l’eventuale eccedenza oltre il decimo anno non verrà più rimborsata.

Detrazione montascale: chi può usufruirne

Per poter inserire la detrazione Irpef al 50% per l’acquisto di un impianto montascale è necessario essere intestatario delle fatture e del pagamento delle stesse.

In particolare è necessario:

  • essere soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche
  • essere proprietari dell’immobile in cui viene installato il montascale o possedere dei diritti reali di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
  • essere affittuari dell’immobile.

Anche il familiare convivente del proprietario o dell’avente diritti sull’immobile può usufruire della detrazione Irpef purchè risulti intestatario delle fatture e abbia provveduto direttamente al pagamento delle fatture tramite bonifici a lui intestati.

Documenti da presentare per la detrazione IRPEF

Per poter richiedere la detrazione irpef al 50% è necessario consegnare al proprio commerciale o al CAF che si occupa della dichiarazione dei redditi copia delle fatture rilasciate dalla ditta installatrice e copia delle quietanze dei bonifici di pagamento delle stesse, da cui risulti la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto pagante e il codice fiscale o il numero di partita iva del beneficiario del pagamento. Nella causale di pagamento è bene indicare “spese per ristrutturazione edilizia 50% ai sensi art. 16-bis TUIR (D.P.R. n. 917/86) e D.L. n. 83/2012 convertito dalla Legge n. 134/2012”.

Da qualche anno è anche possibile compilare la dichiarazione dei redditi in modo autonomo direttamente dal sito dell’INPS, in questo caso la detrazione dovrà essere inserita nella parte relativa alle detrazioni.