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Tag: disabili

Montascale per anziani e disabili: tipologie e caratteristiche tecniche

Il montascale o servoscala è un impianto di sollevamento verticale, che permette di abbattere le barriere architettoniche e superare una o più rampe di scale in modo pratico e sicuro, con costi più contenuti rispetto a un ascensore per la casa.

Il montascale semplifica la vita quotidiana delle persone con difficoltà motorie e permette loro di muoversi in modo indipendente, sicuro e pratico.{index}

Come è fatto un montascale per disabili e anziani

Esistono varie tipologie di servoscala con caratteristiche differenti per rispondere alle diverse esigenze di utilizzo di persone anziane, disabili o con difficoltà motorie.

I servoscala sono composti dai seguenti componenti principali:

  • Pedana o seduta ribaltabile: è la parte del montascale destinata all’utilizzatore, dove è possibile sedersi o posizionare la carrozzina per disabili;
  • Spalliera: parte verticale e non ribaltabile, che si aggancia alla guida del montascale;
  • Veicolo: costituito dalla parte richiudibile e dalla spalliera del montascale;
  • Guida: parte fissa del montascale, su cui scorre il veicolo, che può essere dotata di una parte dentata o può apparire come un semplice corrimano.
    A seconda della tipologia dell’impianto può essere diritta o curva.

Come funziona un montascale

I servoscala sono alimentati dall’energia elettrica e necessitano quindi di un collegamento elettrico, il loro consumo è molto ridotto e non andrà a modificare l’importo della bolletta. Il funzionamento del montascale è piuttosto semplice la seduta o la piattaforma viene fatta salire o scendere attraverso un sistema di trazione che può essere di diversi tipi:

  • Pignone e cremagliera: il motore elettrico fa muovere il montascale lungo il percorso della scala attraverso l’azionamento di una ruota dentata che si inserisce all’interno della cremagliera che si trova lungo la guida.
  • Aderenza: il motore elettrico aziona dei rulli che aderiscono a pressione alla guida. La rotazione dei rulli fa salire e scendere il servoscala.
  • Fune: la seduta o la piattaforma è attaccata a una fune che viene trainata dal motore che si trova all’esterno del veicolo, è la soluzione più confortevole in quanto la parte dedicata all’utilizzatore non risente delle vibrazioni del motore.

Montascale fissi

I montascale fissi sono impianti di sollevamento verticali, che vengono installati in modo permanente alla scala, devono essere montati da tecnici qualificati e possono essere utilizzati in completa autonomia dalla persona trasportata.

Le caratteristiche versatili e gli ingombri ridotti permettono ai montascale a poltroncina o con pedana di essere installati in qualsiasi ambiente o tipologia di scala, in abitazioni private, condomini o all’esterno per superare le barriere architettoniche presenti. La progettazione dell’impianto su misura consente di soddisfare le diverse necessità delle persone utilizzatrici.

Montascale mobili

Questa tipologia di servoscala permette il superamento di tutte le barriere architettoniche, sia interne che esterne, sia che si tratti di diverse rampe di scale sia di pochi gradini. I montascale a cingoli o a ruote non necessitano di alcuna installazione fissa, sono pieghevoli e trasportabili da un luogo all’altro.

A seconda del modello possono trasportare disabili in carrozzina, agganciando la sedia a rotelle alla struttura; in alternativa sono dotati di una seduta per persone anziane o con difficoltà motorie. Tutte le tipologie di montascale mobili prevedono la presenza di un accompagnatore, che guida il servoscala in modo facile e senza fatica, non è quindi possibile utilizzare l’impianto in modo autonomo senza l’aiuto di una terza persona, come invece accade per i montascale fissi.

Poltroncina montascale

Il montascale a poltroncina è la soluzione ideale per superare in modo pratico e sicuro una o più rampe di scala all’interno della propria abitazione. La maggior parte dei montascale a poltroncina possono essere installati anche all’esterno e sono dotati di un telo di protezione per proteggerli dagli agenti atmosferici.

A seconda del modello le poltroncine montascale sono in grado di superare una o più rampe di scale:

  • poltroncina a guida curva: grazie alla guida curva il montascale è in grado di effettuare percorsi con pianerottoli o curve.
  • poltroncina a guida dritta: consente di superare una sola rampa di scale dritte.

Montascale a piattaforma/pedana

Il servoscala con pedana è un montascale per disabili che consente alle persone in carrozzina di superare una o più rampe di scale in modo autonomo e sicuro. Questo tipo di impianto è dotato di una pedana dove posizionare la sedia a rotelle durante il trasporto e di comandi di azionamento facili e intuitivi.

Può essere installato sia all’esterno che all’interno e a seconda del modello può superare una o più rampe di scale. Il suo ingombro è davvero minimo quando non viene utilizzato, la pedana può essere ripiegata e le diverse dimensioni disponibili consentono al montascale di adattarsi allo spazio a disposizione.

Il servoscale con pedana può essere utilizzato anche per il trasporto di piccoli carichi o di bambini in passeggino accompagnati da un adulto, è, quindi, la soluzione ideale per rendere accessibili anche edifici ed uffici aperti al pubblico o per superare barriere architettoniche esterne come per esempio le rampe di scale che permettono di raggiungere una stazione della metropolitana.

Montascale con guida curva

Per superare più rampe di scale con pianerottoli, la soluzione ideale è l’installazione di un montascale a guida curva; la parte su cui scorre la poltroncina o la pedana è infatti realizzata su misura e segue la struttura della scala, permettendo così al montascale di superare curve o pianerottoli durante la sua corsa.

Montascale con guida dritta

Un montascale per rampe dritte permette di superare una sola rampa di scala, la sua struttura più semplice lo rende meno costoso rispetto a un modello per scale a più piani, ma deve comunque essere realizzato su misura, per adattarsi perfettamente alla scala su cui deve essere installato.

Sicurezza

Tutti i modelli di montascale in commercio devono essere certificati secondo le normative internazionali (ISO 9001) ed europee (EN 29001) e sono quindi provvisti di dispositivi di sicurezza per il trasporto delle persone, per esempio:

  • pedana in materiale antiscivolo
  • fermata automatica in caso di ostacolo sul percorso
  • funzionamento a “uomo presente” in modo tale da evitare l’azionamento accidentale del montascale
  • cinture di sicurezza, braccioli e corrimano per le persone trasportate.

I benefici di un montascale

I benefici dell’utilizzo di un servoscale sono notevoli, salire e scendere le scale in sicurezza e senza fatica migliora la qualità di vita non solo delle persone anziane e disabili, ma anche dei loro familiari.

  • Indipendenza: sia per le persone anziane che per i disabili potersi muovere autonomamente all’interno della propria casa è un aspetto estremamente importante, l’installazione di un montascale a poltroncina o con pedana permette di salire e scendere le scale senza l’aiuto di un accompagnatore; non sarà necessario cambiare casa o portare la camera dal letto al piano terreno, grazie al montascale si potranno abitare e sfruttare tutti i piani dell’abitazione in totale sicurezza e autonomia.
  • Sicurezza: le scale sono fra le zone più pericolose della casa affrontare i gradini per persone con ridotte capacità motorie può risultare rischioso e comportare infortuni anche gravi.
  • Ingombro ridotto: i modelli di montascale a poltroncina o a pedana in commercio occupano pochissimo spazio, se non utilizzati dispongono di parti ribaltabili che ne limitano l’ingombro e permettono un utilizzo tradizionale della scala.
  • Flessibilità: i montascale sono realizzati su misura, in questo modo il servoscale si adatta perfettamente a tutti i tipi di scale, anche con più rampe, curve e pianerottoli.

Agevolazioni 2020 per l’acquisto e l’installazione di un montascale

L’acquisto e l’installazione di un montascale per disabili o anziani consente di accedere a diverse agevolazioni fiscali e detrazioni previste per legge, fra cui la possibilità di detrarre il 50% della spesa nella dichiarazione dei redditi. Scopri di più nel nostro approfondimento.

Coronavirus e disabili: tutte le misure straordinarie

La presenza del Coronavirus o Covid 19 in Lombardia e Veneto ha portato all’adozione di misure straordinarie per contenere il contagio e preservare così anche le persone più deboli come disabili e anziani.

I provvedimenti adottati dal Governo il 22 febbraio 2019 hanno inevitabili conseguenze anche sulle condizioni delle persone disabili, così FISH (Federazione italiana per il superamento dell’handicap) e FAND (Federazione fra le associazioni nazionali delle persone con disabilità) ha voluto in un comunicato spiegare come le misure straordinarie possono interessare i disabili e mettendo in evidenza le problematiche che potranno insorgere nella quotidianità di queste persone: dalla chiusura dei centri diurni per contenere i contagi, alla possibile quarantena che potrebbe indebolire la rete di assistenza e supporto, fino all’attivazione di canali di comunicazione specializzati.

“Tenuto conto che le persone con disabilità sono anche quelle più a rischio durante situazioni di emergenza, qual è quella presente, l’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità, anche dietro segnalazioni pervenute dalle associazioni maggiormente rappresentative delle persone con disabilità, ritiene opportuno che dei punti di seguito esposti sia tenuto conto in sede di diffusione di direttive alle Regioni e alle articolazioni del Sistema Nazionale di Protezione Civile per le aree di focolaio di COVID-19:

  1. Il DPCM 23 febbraio 2020 all’art. 1, comma 1, prevede la sospensione di attività pubbliche e private, con l’eccezione dei servizi essenziali e di pubblica utilità, secondo le modalità e i limiti indicati con provvedimento del Prefetto territorialmente competente. Potrebbero rientrare, tra i servizi essenziali, i cosiddetti Centri diurni per disabili, i quali però a causa della natura delle prestazioni erogate sono caratterizzati da un alto tasso di frequentazione (operatori, familiari e soggetti terzi). Le persone con disabilità, specie intellettive e del neurosviluppo, non sempre sono in grado di assumere comportamenti consapevoli ed idonei ad evitare o ridurre i rischi di contagio. Trattandosi, inoltre, di persone con particolari patologie, correlate alla loro disabilità, rappresentano una popolazione maggiormente esposta al contagio. Ciò premesso, è quindi da valutare se comprendere i Centri diurni nelle aree di focolaio tra le attività soggette a sospensione. Contemporaneamente però si renderebbe necessaria un’azione compensativa di supporto domiciliare per gli utenti dei Centri e i loro familiari, in modo da non far venire meno i servizi di assistenza essenziali.
  2. Lo stato di emergenza comporta l’adozione di misure straordinarie, di “quarantena”, che potrebbero indebolire la rete di assistenza, supporto e protezione destinata alle persone con gravissime disabilità o con forme di non autosufficienza che vivono al proprio domicilio. Fra questi rientrano spesso soggetti con genitori molto anziani, o che vivono in assenza di una adeguata rete di protezione familiare. Tali soggetti, in caso di quarantena, potrebbero avere maggiori difficoltà ad autogestirsi e a seguire le istruzioni delle Autorità. Sarebbe quindi opportuno, nei limiti che la situazione di emergenza consente, assicurare il maggior possibile coordinamento fra le strutture del Sistema Nazionale di Protezione Civile su base locale, le Asl, le strutture di assistenza e le associazioni su base locale, al fine di garantire il censimento, il monitoraggio e il supporto per tali casistiche.
  3. Riteniamo necessaria l’attivazione di canali di comunicazione e di assistenza al cittadino che consentano il superamento delle barriere alla comunicazione. In particolare: i numeri verdi telefonici che sono stati istituiti a livello centrale e regionale non possono essere utilizzati da persone sorde o con ipoacusia. Pertanto andrebbe affiancata una modalità di comunicazione via email per questa categoria di persone. Inoltre andrebbero previste traduzioni delle principali comunicazioni di emergenza in Lingua dei Segni Italiana per consentire l’accesso alle informazioni utili anche ai sordi segnanti.”

Detrazioni IRPEF 50% per l’installazione di montascale e ascensori per disabili

La legge di Bilancio 2020 conferma la possibilità di richiedere la detrazione IRPEF del 50% per lavori di ristrutturazione per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per l’installazione di ascensori e montascale per disabili.

Anche per il 2020 sono confermate le agevolazioni previste per legge per migliorare la qualità di vita delle persone disabili e dei loro familiari, le barriere architettoniche rappresentano infatti un ostacolo nello svolgimento delle attività quotidiane delle persone con difficoltà motorie.

Barriere architettoniche e nuovi edifici

Per barriere architettoniche si intendono tutti gli elementi costruttivi che limitano o impediscono lo spostamento di persone disabili o anziani con mobilità ridotta o impedita in modo permanente o transitorio, com per esempio scale, gradini o rampe troppo rigide.

Superare le barriere architettoniche permette alle persone disabili di essere autonomi nei vari spostamenti all’interno e all’esterno della propria abitazione.

Tutti gli edifici di nuova costruzione devono rispettare parametri tecnici stabili dal Decreto Ministeriale 236/89, che stabilisce le dimensioni minime di porte, le caratteristiche delle scale, le dimensioni minime degli ascensori o dei montascale per disabili e l’ampiezza degli spazi necessari ai movimenti della carrozzina per disabili.

Ascensori e montascale per disabili per eliminare le barriere archettoniche

Per rendere accessibili a tutti gli edifici già esistenti evitando lavori di ristrutturazione onerosi è possibile installare ascensori per la casa servoscala con pedana per disabili usufruendo della detrazione IRPEF del 50%. Trattandosi infatti di interventi volti a migliorare la vita e la mobilità delle persone disabili, rientrano fra i lavori destinati all’abbatimento delle barriere architettoniche ammessi alle detrazioni.

L’agevolazione fiscale è prevista per la realizzazione di ausili e strumenti che grazie alla robotica o alla tecnologia avanzata, consentono alle persone disabili di migliorare la propria mobilità interna o esterna, e quindi muoversi liberamente fra i diversi piani della propria abitazione, raggiungere in modo autonomo e sicuro l’ingresso del proprio appartamento o della propria casa, ecc.

Come usufruire dell’agevolazione fiscale per l’acquisto di montascale e ascensori

È possibile richiedere la detrazione fiscale IRPEF del 50% della spesa sostenuta per l’abbattimento delle barriere architettoniche direttamente nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno in cui è stato realizzato e pagato l’ascensore o il montascale, presentando copia della fattura dell’azienda che ha eseguito i lavori e copia dei bonifici di pagamento.

Per richiederla è necessario:

  • essere soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF);
  • essere proprietari dell’immobile in cui è stato installato il montascale o possedere dei diritti reali di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie) o esserne affittuario;
  • essere familiare convivente del proprietario o dell’avente diritti sull’immobile purchè intestatario delle fatture.

IURA, l’agenzia per i diritti delle persone disabili

IURA è un’agenza nata nel web per tutelare e promuovere i diritti delle persone disabili, nata dalla collaborazione tra l’Unione Italiana Cechi e Ipovedenti (UICI), alcuni Enti ad essa collegati e la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH).

Dopo due anni di attività, oggi 21 novembre 2019, IURA assume una forma giuridica autonoma diventando l’Agenzia IURA. IURA è nata con lo scopo di dare assistenza giuridica sia ai singoli utenti, sia alle strutture territoriali. In questi due anni ha affrontato diverse tematiche, fra cui:

  • i diritti nel campo dell’istruzione per le persone ipovendeti, studenti o insegnanti;
  • i diritti delle persone disabili all’interno dei condomini: l’accesso dei cani guida e l’abbattimento delle barriere architettoniche, con l’installazione di ascensori o montascale per disabili;
  • normative in campo sanitario riguardo i livelli di assistenza e il nomenclatore tariffario;
  • l’accessibilità sul luogo di lavoro, in luoghi pubblici e privati, in musei e strutture di interesse culturale;
  • agevolazioni fiscali ed economiche per persone disabili.

Fin dall’inizio della sua attività IURA ha voluto promuovere e tutelare i diritti di tutte le persone disabili, non solo ipovedenti. Attraverso il proprio sito web offre uno strumento di informazione e monitoraggio della produzione normativa italiana ed europea e del contesto sociale in cui vivono le persone con disabilità, analizzando ed evidenziando le condizioni e la qualità di vita dei disabili e delle loro famiglie.

Lavoro e disabili: bonus assunzioni

A luglio il Ministero del Lavoro e il Ministero della Famiglia hanno confermato anche per il 2019 il bonus assunzione disabili, rifinanziando così il Fondo per il diritto al lavoro dei Disabili.

Questo incentivo era stato introdotto e regolato dalla Legge n. 68/1999 e dal 1° gennaio 2016 è gestito dall’INPS come previsto dal Decreto Legislativo 151/2015 in attuazione del Jobs Act. Il nuovo incentivo varia a seconda del grado e della tipologia di riduzione della capacità lavorativa.

Possono richiedere l’incentivo tutti i datori di lavoro privati, anche se non soggetti all’obbligo di assunzione di persone disabili, e gli enti pubblici economici.

Il bonus assunzione disabili è previsto per l’assunzione dei seguenti lavoratori:

  • lavoratori con disabilità intellettiva e pshicica che causa una riduzione della capacità lavorativa superiore del 45%;
  • lavoratori disabili con una riduzione della capacità lavorativa tra il 67% e il 79%;
  • lavoratori disabili con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 79%.

L’incentivo spettante varia dal 35% fino al 75% della retribuzione mensile a seconda del contratto di lavoro e delle caratteristiche del valore assunto e viene corrisposto per un periodo che varia dai 36 mesi ai 60 mesi tramite conguaglio nelle denunce contributive mensili, attraverso una proceduta telematica gestita dall’INPS.

Consultazione pubblica europea per disabili e non, esprimi la tua opinione

La Commissione Europea ha deciso di promuovere una consultazione pubblica rivolta a non solo alle persone disabili, ma anche alle loro famiglie e a tutti i cittadini europee che intendano esprimere la loro opinione sul tema dell’accessibilità e dell’inclusione, e aiutare l’Unione Europea a migliorare le proprie politiche nei confronti della disabilità.

 Come partecipare alla consultazione

Esprimere la propria opinione e partecipare alla consultazione pubblica è molto semplice, bastera rispondere entro la mezzanotte (ora di Bruxelles) del 13 novembre 2019 al questionario online pubblicato sul sito ufficiale della Commissione Europea e disponibile in tutte le lingue dell’EU. Sul sito della Commissione sono presenti tutte le informazioni sulla consultazione e le indicazioni sulla compilazione del questionario.

Perchè una consultazione pubblica

L’inclusione delle persone disabili è una questione che deve interessare tutta la cittadinanza, e per questo la Commissione Europea vuole conoscere il parere e l’opinione dei cittadini e delle parti interessate. Il questionario infatti, pur essendo rivolto a tutta la popolazione europea è rivolto in particolare a:

  • le persone con disabilità e loro famiglie
  • le organizzazioni che rappresentano le persone con disabilità
  • i funzionari di tutte le pubbliche amministrazioni coinvolti nella politica sociale e/o responsabili della gestione e dell’esecuzione dei fondi europei
  • le organizzazioni e le ONG attive nell’ambito della disabilità
  • le imprese che prestano servizi alle persone con disabilità o nel campo della tecnologia assistiva.

Le risposte permetteranno alla Commissione Europea di misurare i risultati ottenuti nelle attività svolte nel periodo 2010-2020 e capire come migliorare la propria politica nei confronti della disabilità, dell’accessibilità e dell’inclusione sociale, per renderle più efficaci.

A Milano un nuovo parco giochi accessibile ai disabili

In occasione della Milano Green Week, è stata inaugurato la nuova area giochi inclusiva in via Martinetti, dove sono presenti giochi e giostre adatti anche a bambini disabili.

Il nuovo parco giochi per tutti fa parte del progetto “Gioco al Centro – Parchi gioco per tutti” della Fondazione di Comunità Milano, Città, Sud Ovest, Sud Est, Martesana e del Comune di Milano, l’obiettivo è quello di realizzare aree attrezzate accessibili con giostre e giochi inclusivi nei parchi pubblici dei 9 municipi della città.

Il parco giochi di via Martinelli, progettato con la collaborazione dell’Assessorato al Verde, delle Associazioni Delegate al Tavolo permanente Disabilità e della delegata del Sindaco per le politiche sull’Accessibilità, prevede una superficie di 2.700 metri quadrati attrezzati con:

  • pavimentazione anti-trauma colorata;
  • la giostra Becky: una pedana girevole progettata per essere fruita anche da bambini in sedia a rotelle;
  • il Villaggio Fun City con numerosi pannelli sensoriali, uno scivolo, due torrette completamente utilizzabile da bambini disabili in carrozzina;
  • lo scivolo doppio Playsense;
  • due altalene per disabili
  • la Farfalla con pannelli per arrampicata;
  • il metallofono per creare musica e ritmi nuovi;
  • un drago in gomma colorata.

“Abbiamo voluto inaugurare questo nuovo parco inclusivo durante la Milano Green Week perché la città dev’essere verde e accessibile per tutti – dichiara l’assessore al Verde Pierfrancesco Maran -. Stiamo lavorando insieme a Fondazione di Comunità, che ringraziamo, affinché in ogni Municipio sia presente un’area giochi inclusiva dove i bambini possano giocare in condizione di parità, le prossime saranno nei municipi 3 e 6. A questo impegno preso con la città si affiancano altri interventi resi possibili dalla collaborazione tra pubblico e privato per rendere i parchi e i giardini senza barriere, proprio giovedì abbiamo inaugurato il parco Russoli riqualificato con anche giochi accessibili a tutti”.

Assicurare a tutti i bambini della nostra città un luogo di gioco accessibile e inclusivo è un impegno di civiltà – commenta il Consigliere della Fondazione di Comunità Milano Edoardo Andreoli – è l’obiettivo del nostro progetto. E’ un impegno che estendiamo a quanti condividono il nostro impegno e chiediamo ai milanesi di mettersi in gioco per dare il proprio contributo al Fondo Solidale aperto dalla Fondazione, unendo le nostre forze con le vostre potremo creare luoghi belli dove i bambini possono giocare insieme e imparare a crescere.

Fonte: Laprimapagina.it

A Venezia Universal Design Week, il design accessibile a tutti: disabili, anziani e non solo

Dal 30 settembre all’8 ottobre si svolge a Venezia Universal Design Week, una settimana di convegni, incontri e lezioni organizzati dall’associazione “Lo spirito di Stella”, per promuovere l’accessibilità universale e la sua diffusione in campo architettonico, sociale e culturale.

Questi appuntamenti sono rivolti ad architetti, geometri, progettisti, docenti e addetti ai lavori, ma prevederanno anche attività pensate per le scuole e per i cittadini che vogliono avvicinarsi alle tematiche dell’accessibilità, non solo nei confronti dei disabili, ma di tutte le persone senza distinzione di genere, età, capacità o condizione sociale.

L’obiettivo dell’evento è quello di approfondire i 7 punti cardine dell’Universal Design, la metodologia di progettazione di ambienti e prodotti che siano piacevoli esteticamente e fruibili da tutte le categorie di persone, senza barriere architettoniche o limiti di qualche tipo.

I 7 punti sono:

  1. equità: utilizzabile da chiunque;
  2. flessibilità: in grado di adattarsi alle diverse abilità;
  3. semplicità: facile da capire e da usare;
  4. percettibilità: per trasmettere informazioni sensoriali;
  5. tolleranza per l’errore: minimizzare i rischi o le azioni non volute;
  6. contenimento dello sforzo fisico: utilizzo con minima fatica;
  7. misure e spazi sufficienti: rendere lo spazio idoneo per l’accesso e l’uso.

L’Associazione no profit “Lo spirito di Stella” è stata fondata da Andrea Stella, un velista italiano, costrestto su una sedia a rotelle in seguito dopo essere rimasto vittima di una sparatoia a Miami; da allora si impegna, attraverso la sua associazione, in progetti sportivi e culturali a favore delle persone disabili, fra questi la realizzazione del primo catamarano senza barriere architettoniche e completamente accessibile a persone in sedia a rotelle.

Gli ascensori per la casa come universal design per un’accessibilità per tutti

Uno degli impianti di sollevamento che garantisce un’accessibilità universale è sicuramente l’ascensore, gli elevatori possono essere installati in ogni ambienti e possono essere utilizzati in completa sicurezza da tutte le persone: anziani, disabili, adulti con passeggini e bambini, persone che devono trasportare carichi pesanti.

L’ascensore per la casa risponde a tutti i principi dell’Universal Design e la sua ampia gamma di personalizzazioni di materiali, dimensioni e forme lo renndono un vero e proprio complemento di arredo in grado di armonizzarsi con lo stile dei diversi ambienti e impreziosire le abitazioni e gli edifici in cui viene installato: dai più classici ed eleganti ascensori in acciaio ai più luminosi ascensori in vetro fino all’ascensore tondo, dall’estetica e dalle linee di maggior design, perfetto quando si vuole rendere l’ascensore della casa protagonista.

Contrassegno per disabili: come ottenerlo

Parcheggiare o spostarsi in città per le persone disabili può essere molto complicato, muoversi a piedi può essere molto faticoso e spesso le condizioni di marciapiedi e strade non agevolano gli spostamenti. Il contrassegno per disabili è un importante strumento che permette alle persone disabili di spostarsi in automobile liberamente all’interno delle aree urbane.

Grazie a questo contrassegno che deve essere esposto in originale ben visibile sul parabrezza dell’auto, le persone disabili o con difficoltà motoria possono raggiungere i luoghi di interesse potendo attraversare zone a traffico limitato o sostando in parcheggi dedicati.

Il pass per disabili è nominale e non è vincolato all’utilizzo di un determinato veicolo, ma è valido solo se presente la persona titolare del contrassegno ed è valido su tutto il territorio nazionale.

Chi può richiedere il contrassegno per disabili?

Secondo l’art. 381 del DPR 16 dicembre 1992 n. 495, il pass per disabili viene rilasciato alle persone con problemi di deambulazione, anche temporanei e ai non vedenti, dietro presentazione di certificazione medica che attesti l’invalidità anche solo permanente della persona che ne fa richiesta. Può essere rilasciato anche per persone anziane con difficoltà motorie e per bambini disabili di età maggiore ai 3 anni.

Il contrassegno per disabili ha validità di 5 anni e può essere rinnovato alla scadenza, in caso di invalidità temporanea a seguito di un infortunio o altre cause patologiche viene rilasciato per il tempo specificato dalla documentazione medica presentata.

I vantaggi del contrassegno disabili

Il pass per disabili permette alle persone con difficoltà motorie di transitare:

  • in Zone a Traffico Limitato;
  • nelle corsie preferenziali riservate ai mezzi pubblici;
  • in caso di limitazioni per motivi di inquinamento;

e di sostare:

  • in Zone a Traffico Limitato;
  • negli appositi spazi riservati alle persone disabili (tranne nei parcheggi personalizzati);
  • senza limitazioni nelle aree di parcheggio a tempo determinato;
  • gratuitamente nelle zone a pagamento se le aree di sosta riservate ai disabili sono occupate o non disponibili.

Come richiedere il pass per disabili

Per ottenere il contrassegno per disabili è necessario fare richiesta direttamente al proprio Comune di residenza, presentando la documentazione necessaria e allegando la certificazione del proprio medico curante che attesti la tipologia di invalidità. Alla scadenza

A Roma il congresso ATAD Conference 2019: le tecnologie assistive per i disabili

A Roma il 19 e il 20 settembre 2019 si terrà l’International Conference on Assistive Technology and Disabilities (ATAD), il congresso dedicato alla tecnologia al servizio della disabilità.

Sarà un’occasione per conoscere e scoprire tutti gli studi e le ricerche dei maggiori studiosi italiani e internazionali sull’applicazione delle tecnologie assistive per la riabilitazione delle persone disabili.

Le tecnologie assistive comprendono tutte le innovazioni tecnologiche, che, anche se concepite con altro scopo, possono diventare utili alle persone con disabilità permettendogli di migliorare la propria qualità di vita e di diminuirne l’isolamento sociale, come per esempio le applicazioni degli smartphone o dei tablet, la domotica e la robotica.

La conferenza si terrà presso l’Università Pontificia Salesiana ed è organizzata e promossa da:

  • la Lega del Filo d’Oro, associazione punto di riferimento in Italia per l’applicazione delle tecnologie assistive per la terapia riabilitativa di persone sordocieche e con disabilità psicosensoriali;
  • la casa editrice Springer;
  • l’Istituto di Psicologia dell’Università Pontificia Salesiana di Roma;
  • Centro Nazionale Malattie Rare (partner);
  • Centro Nazionale Tecnologie Innovative in Sanità Pubblica (partner);
  • l’Istituto Superiore di Sanità (partner).

Per maggiori informazioni riguardo la conferenza è possibile visitare il sito del congresso www.atadconference2019.org.